Il modello Mundell-Fleming

Introduzione

Il modello Mundell-Fleming fu introdotto per estendere i risultati del modello IS-TR ad una piccola economia aperta, ovvero un’economia in cui non ci siano limitazioni agli scambi commerciali e finanziari con l’estero. Inotrducendo il commercio internazionale di attività finanziare, infatti, i risultati visti fin’ora cambiano considerevolmente. Particolare importanza ha qui il regime di tasso di cambio adottato dall’economia oggetto di studio.
In particolare, verranno considerati:
- Il regime di cambi fissi, dove la banca centrale si impegna a manetenere fisso un certo valore del tasso di cambio nominale, di solito nei confronti del Dollaro.
- Il regime di cambi flessibili, dove invece i tassi di cambio sono liberi di variare.
Si partirà dunque dall’analisi delle principali conseguenze dell’apertura ai flussi finanziari internazionali, per entrare poi nello specifico del modello per le due tipologie di economia elencate.

La parità dei tassi di interesse e la retta IFM

La regola di parità dei tassi di interesse afferma che, in un mercato aperto e finanziariamente integrato, il livello di attività simili non possa divergere sistematicamente a livello internazionale, nemmeno nel breve periodo. Questa viene vista come una condizione di equilibrio dei mercati internazionali.
Per capire come mai, si può far riferimento ad un semplice esercizio di arbitraggio. Esulando per un attimo dagli aspetti legati alle variazioni del tasso di cambio e ai bid-ask spread, si chiamino \(i\) il tasso di interesse interno e \(i^*\) il tasso di interesse internazionale. Si supponga che \(i^*>i\): in questo caso prendendo a prestito nell’economia interna e investendo nell’economia internazionale si avrebbe un sicuro profitto. Si avrebbe quindi una istantaneo incremento della domanda di moneta in valuta nazionale, spingendo \(i\) verso \(i^*\). Il movimento opposto si avrebbe qualora \(i>i^*\).
La condizione di parità dei tassi di interesse è rappresentata dalla retta dei mercati finanziari internazionali, la retta IFM.

Mercato Monetario

Variabili:

Il modello in un regime di cambi fissi

In regime di cambi fissi, la banca centrale si impegna a mantenere ancorata la propria valuta in riferimento ad una valuta estera. Per raggiungere questo obiettivo, questa crea un mercato per la propria valuta, impiegando passività ed attività sul mercato finanziario. Per impedire l’apprezzamento della valuta nazionale, indebolirà la propria valuta, aumentando l’offerta di moneta. Al contrario, per rafforzare la propria valuta la banca centrale può vendere attività finanziarie denominate in valuta estera, per riacquistare la propria valuta.
Emerge quindi come la banca centrale perda il controllo sul tasso di interesse, che viene quindi determinato dal tasso di interesse internazionale. Infatti, la banca deve variare l’offerta di moneta per mantenere fisso il tasso di cambio ed eventuali variazioni tese a modificare il tasso di interesse trascinerebbero con sè variazioni del tasso di cambio.

Mercato Monetario

Apprezzamento Valuta

Variabili: